Delitto Rosboch: Gabriele e l’amico confessano ma si rimpallano la responsabilità

20/02/2016

Adesso, dopo 37 giorni, e una intera nottata di serrati interrogatori, l’omicidio di Gloria Rosboch comincia ad avere un senso. I carabinieri, ieri hanno sottoposto a fermo giudiziario Gabriele Defilippi, l’ex allievo che si era fatto consegnare dall’insegnante di Castellamonte 187 mila euro in contanti, frutto dei suoi risparmi e di quelli dei suoi anziani genitori, con il miraggio di una vita in Costa Azzurra, Caterina Abbatista, 49 anni, madre di Gabriele e Roberto Obert, di Forno Canavese “amico del cuore” di Gabriele. Gloria sarebbe stata uccisa, strangolata con un laccio stretto intorno al collo mentre si trovava a bordo dell’auto di Obert perché (forse) stava diventando troppo insistente e pericolosa. Certo, svanita l’illusione, lei rivoleva indietro i suoi soldi, ma quel ragazzo così suadente che le aveva prospettato una nuova vita, così diversa da quella di insegnante di sostegno precaria, dopo aver ricevuto la valigetta piena di contanti, era sparito. Gabriele, il ragazzo dai tredici profili Facebook, dalla peresonalità sfuggente. Dopo quasi cinque ore di serrati interrogatori compiuti dal procuratore capoi di Ivrea Giuseppe Ferrando, la tragica vicenda inizia ad assumere contorni meno sfumati. Al termine i tre fermati sono stati trasferiti nel carcere di Ivrea.

Quando l’avvocato difensore di Caterina Abbatista, madre di Gabriele le ha comunicato che l’accusa formulata nei suoi confronti era quella di concorso in omicidio, si è sentita male e ha respinto ogni addebito, sostenendo di non c’entrare nulla in questa sordida vicenda di cronaca nera. Roberto Obert, individuato dagli inquirenti come l’anello debole della catena, è crollato e ha condotto i carabinieri in quella discarica in disuso, situata tra Rivara e Pertusio, dove in pozzo di decantazione è stato ritrovato, ieri pomeriggio alle 16,47,  il cadavere di Gloria Rosboch. Obert ha accusato Gabriele di aver ucciso, proprio sulla sua auto la donna. Gabriele Defilippi ribalta l’accusa, scaricando sul complice l’esecuzione dell’omicidio. Toccherà agli inquirenti stabilire l’esatta dinamica dell’efferato omicidio compiuto nei confronti di una donna incapace di difendersi che aveva avuto il solo torto di cedere di fronte a un’illusione effimera. Secondo l’accusa, il giovane avrebbe studiato meticolosamente il piano: il 12 gennaio, il giorno prima della misteriosa scomparsa di Gloria aveva finto un’incidente automobilistico per dimostrare che con la sua auto non avrebbe potuto recarsi a Castellamonte. Invece lo ha fatto a bordo dell’auto dell’amico-amante Roberto Obert, un passato ancora da definire, che ha lavorato per lunghi anni a Bergamo e da qualche tempo aveva fatto ritorno a Castellamonte dove vive con la madre. Secondo la ricostruzione effettuata dal forze dell’ordine e dalla procura di Ivrea, quel fatidico mercoledì 13 gennaio, alle 13,00, Gabriele avrebbe incontrato Gloria all’uscita della scuola. Decidono di rivedersi alle 15,00.

Gloria è finalmente rilassata, forse è la volta buona per recuperare i soldi che le sarebbero stati sottratti con l’inganno dall’ex allievo dall’esistenza tormentata, ma così persuasivo. Gloria non ha mai avuto storie sentimentali e a quel ragazzo strano, ma affascinante che aveva già avuto in classe quando lui frequentava la scuola media, e con il quale aveva continuato a intrattenere rapporti, aveva creduto. Alle 14,45 Gloria esce di casa. Ai suoi anziani genitori racconta di avere una riunione a scuola e che sarebbe tornata presto. La riunione non c’è mai stata. C’era l’appuntamento con Gabriele, quello che lei credeva conclusivo e che le avrebbe fornito le risposte alle domande che si poneva da oltre un anno. Alla rotonda di Castellamonte sarebbe salita sulla Clio bianca di Roberto Obert (la scena sarebbe stata ripresa da una telecamera) e viene condotta nei prati dove avviene l’omicidio e l’occultamento del cadavere. Il giovane e l’amico di oltre trent’anni più anziano di lui si rimpallano la responsabilità dell’omicidio. Fino a quando non sarà accertata la responsabilità, l’ipotesi d’accusa è quella di concorso in omicidio e occultamento di cadavere. Lunedì il medico legale effettuerà all’ospedale di Ivrea l’autopsia disposta dall’autorità giudiziaria. L’esame dovrebbe fornire ulteriori elementi agli investigatori così come dovrebbe accadere con i rilievi eseguiti sull’automobile di Obert. Il legale di Gabriele Defilippi, Pierfranco Bertolino ha già nominato due periti di parte. L’obiettivo probabilmente è quello di valutare nei minimi dettagli la stabilità mentale di quel giovane che doveva difendere dall’accusa di truffa, originata dalla denuncia che Gloria Rosboch (assistita dall’avvocato Stefano Caniglia) aveva presentato undici mesi dopo aver subito la truffa e che adesso dovrà difendere da un’accusa decisamente più grave.

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