
OMICIDIO POMATTO: E’ ANCORA GIALLO SULL’IDENTITA’ DEL SUO ASSASSINO

Chi ha ucciso il felettese Pierpaolo Pomatto nella fredda campagna della frazione di Vesignano di Rivarolo il 19 gennaio “freddato” con un colpo di pistola alla nuca? Le indagini proseguono serrate, ma fare luce su questo efferato delitto non sembra un’impresa facile. La procura di Ivrea lo aveva già anticipato. A uccidere l’uomo, 66 anni originario e residente a Feletto, conosciuto da tutti nella zona, è stato (o sono stati) un professionista. Lo dimostrano il fatto che l’uomo sarebbe stato attirato in trappola (la sua auto era stata ritrovata dagli investigatori nel parcheggio del Pam di Rivarolo) e il fatto che proiettile e bossolo non siano stati ritrovati nonostante le accurate ricerche compiute dagli inquirenti.
Nessuna traccia utile, nessuna impronta, nessun elemento che possa far prefigurare, al momento, uno scenario credibile. Pierpaolo Pomatto ha pagato a caro prezzo un suo possibile errore e quelle banconote false trovate vicino al cadavere potrebbero costituire un messaggio diretto a chi lo deve ricevere o il tentativo di un depistaggio. Il giallo si fa ancora più intricato. I carabinieri, coordinati dalla procura stanno scavando nel passato di Pomatto, hanno passato al setaccio telefonate compiute e ricevute e hanno interrogato numerose persone che lo hanno frequentato. Può essere che l’uomo abbia cercato di entrare in un giro più grande lui e che abbia commesso un errore di troppo che ha pagato con la vita. Prima o poi gl’inquirenti troveranno il bandolo di questa intricata matassa.