
Oglianico, anziano agricoltore non paga il bracciante. Aggredito e pestato ha rischiato la vita

Aveva aiutato un amico che non era stato pagato per il lavoro eseguito, a “convincere” il datore di lavoro a corrispondergli la somma pattuita. Una sorta di spedizione punitiva per recuperare il dovuto. L’episodio di cronaca è stato ricostruito nei dettagli l’altra mattina, in un’aula del tribunale di Ivrea. L’uomo che è stato individuato come l’organizzatore della spedizione punitiva, Cristinel Ababei, 35 anni di origini romene, redidente a Oglianico, è stato condannato dal giudice a una pena di quattro anni di reclusione per lesioni personali gravi e aggravate.
I testimoni che sono sfilati davanti alla corte, hanno consentito di rivivere minuto per minuto, quella drammatica serata. Era l’8 maggio del 2007 quando Cristinel avrebbe ricevuto una telefonata da un amico che sosteneva di non aver percepito lo stipendio che un agricoltore settantenne di Favria gli doveva per il lavoro svolto.
L’amico chiese all’imputato di fare in modo che l’agricoltore il gli pagasse il dovuto. Cristinel non perse tempo: riunì una squadra di tre persone alla quale si aggregò anche l’amico che non sarebbe stato pagato e, alle 19,00 dell’8 maggio 2007, si presentò nell’abitazione dell’imprenditore agricolo. In pochi minuti dalle parole si passò alle vie di fatto. L’anziano venne colpito più volte alla testa e alla schiena. Sfogata la furia, i quattro si accorsero che l’anziano giaceva al suolo esanime, senza dare apparenti segni di vita. Alla rabbia subentrò la paura.
Temendo di averlo ucciso,gli aggressori fuggirono tentando di cancellare ogni traccia della loro presenza nel luogo del pestaggio. Le indagini, compiute dai carabinieri della stazione di Rivarolo consentirono di identificare gli autori dell’aggressione. A causa delle ferite riportate, l’anziano sopravvisse, ma riportò lesioni permanenti.
Il pubblico ministero Alessandro Gallo aveva chiesto per Cristinel Abibei una condanna a sei anni di reclusione: i giudici hanno deciso diversamente infliggendo all’imputato la condanna a quattro anni di reclusione, il pagamento delle spese processuali e l’interdizione dai pubblici uffici.