Nuovo ospedale del Canavese, i sindaci contro Icardi: “Signori della Regione, un po’ di dignità!”

18/07/2023

Nuovo ospedale del Canavese, i sindaci contro Icardi: “Signori della Regione, un po’ di dignità!”

Le scelte della politica devono seguire un preciso orientamento: si può cambiare idea su un progetto ma non a scapito degli utenti e soprattutto disattendendo uno studio sull’allocazione eseguito da un ente terzo. Su questo punto anche sul territorio si discute animatamente sulla scelta di ignorare l’indicazione dell’Ires che considerava l’area Ribes come la più idonea ad accogliere il nuovo ospedale e annunciare che la scelta era caduta sull’area ex Montefibre, situata in mezzo alla città e che probabilmente presenta le medesime criticità dell’ospedale attualmente esistente. In una lettera, inviata al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, i sindaci esprimono tutto il loro stupore e indignazione per una scelta che non riflette lo spirito che 57 primi cittadini canavesani e 4 presidenti di altrettante Unioni Montane avevano sottoscritto poco più di un anno fa.

“A nome di 57 Sindaci e di 4 Presidenti delle Unioni Montane del Canavese, firmatari del documento inviato alla Regione Piemonte il 26/04/2022, esprimiamo il dissenso e la profonda amarezza per come l’assessorato alla sanità della Regione Piemonte ha gestito la questione dell’allocazione del nuovo ospedale di Ivrea e per le conclusioni che si evincono dallo studio del riordino sulle scelte che porteranno alla privatizzazione di alcuni servizi/reparti dell’Ospedale di Cuorgnè – si legge nella lettera che pubblichiamo integralmente -. Nella seduta di mercoledì 12 luglio 2023 della Commissione Sanità del Consiglio regionale del Piemonte, l’assessore Icardi ha presentato la bozza di accordo tra Regione, Asl To4 e Comune di Ivrea per la costruzione del nuovo ospedale nell’area ex Montefibre. L’assessore Icardi ha proposto come sede ottimale l’area Montefibre non tenendo conto dello studio Ires che assegna un punteggio di 78 punti all’area Ribes e un punteggio di 58 punti all’area ex Montefibre.

La proposta di realizzare un casello autostradale a San Bernardo, a poca distanza da altri tre caselli autostradali, giunta in extremis, per cercare di compensare il divario di punteggio non è stata confermata da nessun successivo studio che ne comprovasse il pareggio di punteggio.
Se la spinta per orientare la scelta verso l’area Montefibre è così forte, da proporre di costruire un casello pur di far aumentare il punteggio, allora lo studio Ires deve essere rifatto e riparametrato con l’assegnazione di nuovi e aggiornati punteggi, considerando anche il consumo di suolo esasperato utilizzato per la realizzazione di un nuovo casello autostradale.
La comunicazione dell’assessore Icardi che la realizzazione del nuovo casello autostradale avrebbe portato allo stesso livello di punteggio i due siti è avvenuta di fronte a pochi Sindaci, rappresentanti dei comuni più grandi dell’Asl T04 ma lontani, della stessa Asl, già serviti da altri ospedali, mentre non sono stati sentiti e presi in considerazione i piccoli e numerosi comuni del territorio canavesano.

I sindaci firmatari del documento inviato alla Regione Piemonte il 26/04/2022 sono stufi d’essere presi in giro, se l’escamotage del nuovo casello porterebbe secondo l’assessore i siti in parità, la Regione dovrebbe almeno avere il coraggio di dire che la scelta del sito Montefibre di Ivrea è una scelta politica, ne prenderemmo atto, ma avremmo potuto evitare la messa in scena dello studio Ires con risparmio di denaro pubblico, di riunioni e discussioni infinite, quando la decisione era già stata presa a monte.

Signori della Regione un po’ di dignità!

In assemblea circa due anni fa noi sindaci del territorio avevamo promesso all’assessore che avremmo accettato l’esito dello studio commissionato dalla Regione (allora si era parlato di Politecnico di Milano) senza più discussioni, confermo che l’avremmo accettato anche oggi se lo studio Ires non fosse diventata carta straccia e non ne fosse stato stravolto l’esito da chi lo studio stesso aveva commissionato.

Abbiamo inviato documenti di ogni genere per avvalorare la scelta del sito Ribes, il nostro auspicio è che l’interesse collettivo di un intero territorio venga ripreso in considerazione, pertanto ci appelliamo al Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, a cui riconosciamo correttezza ed equilibrio, perché ridia il giusto valore allo studio Ires, prenda in carico la situazione dei nosocomi canavesani, rivaluti la scelta dell’area Montefibre e si impegni a non privatizzare i servizi dell’ospedale di Cuorgnè.
Chiediamo al Presidente di non perdere altro tempo e di dare in tempi rapidi la risposta per fornire al territorio dell’eporediese e del Canavese occidentale una nuova e moderna struttura ospedaliera come da anni i cittadini canavesani si attendono. Chiediamodoiamo inoltre al presidente dell’assemblea dei sindaci dell’Asl T04 Matteo Chiantore che questo documento venga messo agli atti dell’assemblea e trasmesso al presidente regionale Alberto Cirio”.

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