
Nuova aggressione al pronto soccorso di Ivrea: due Oss ferite, il sindacato torna a chiedere più sicurezza

Nuova aggressione al pronto soccorso di Ivrea: due Oss ferite, il sindacato torna a chiedere più sicurezza
Ancora un episodio di violenza nei confronti del personale sanitario, questa volta al pronto soccorso dell’ospedale di Ivrea. Nella mattinata di oggi, martedì 22 aprile, intorno alle 10.30, un paziente ha aggredito due operatrici socio-sanitarie in servizio, costringendo le forze dell’ordine a un immediato intervento.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo – già presente nel reparto dalla sera precedente – ha improvvisamente dato in escandescenza per cause ancora in fase di accertamento. La prima operatrice è stata spintonata violentemente, finendo contro una vetrata. Fortunatamente non ha riportato ferite. La seconda collega, intervenuta per tentare di placare l’uomo, è stata afferrata per un braccio e strattonata con forza, riportando contusioni giudicate guaribili in cinque giorni.
L’allarme lanciato dal personale ha permesso un pronto intervento di carabinieri e polizia locale. L’aggressore, un uomo del 1979 residente in un Comune del Canavese, è stato fermato e denunciato a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.
L’episodio è stato immediatamente segnalato dal sindacato delle professioni infermieristiche Nursind alla direzione dell’Asl To4 e al sindaco di Ivrea, Matteo Chiantore. Lo stesso sindacato, già lo scorso 17 febbraio, aveva richiesto formalmente la convocazione di un tavolo sulla sicurezza, denunciando un preoccupante incremento delle aggressioni, spesso perpetrate da soggetti con fragilità psichiche, sociali o legate a dipendenze.
Il fatto riaccende i riflettori su una criticità ormai strutturale nei pronto soccorso italiani: la fragilità del sistema di sicurezza per chi lavora in prima linea. Nonostante le difficoltà di un fenomeno complesso, gli operatori continuano a chiedere risposte urgenti e concrete, sia sul piano locale che regionale.
Secondo quanto dichiarato dal segretario territoriale Nursind Torino, Giuseppe Summa, “sono state ripartite risorse regionali per mettere in atto azioni e identificare strumenti deterrenti e di protezione del personale, ma non è ancora chiaro come e quando queste misure saranno applicate”.
Nel frattempo, nei corridoi del pronto soccorso resta la preoccupazione. Per i pazienti, ma soprattutto per chi, ogni giorno, presta servizio in condizioni sempre più difficili.