“Non abbiamo respinto nessun bambino. Mancano gli impianti”. La replica del presidente de La Rivarolese

Prima la lettera dei genitori infuriati che sostenevano che la Rivarolese Calcio avesse respinto i loro figli dalla scuola di calcio, poi la telefonata del presidente della Fgci Gabriele Gravina e infine la telefonata di Gianni Infantino, presidente della Fifa. E’ un continuo bombardamento soprattutto mediatico quella che la società di calcio rivarolese è costretta a fronteggiare da almeno un paio di giorni. Dulcis in fundo il sindaco Martino Zucco Chinà ha convocato per domani, venerdì 2 agosto i vertici della società sportiva in Comune per chiare la vicenda.

Vicenda sulla quale interviene una volta per tutte il presidente de La Rivarolese 106 Josè Luis Surace, in una dettagliata lettera inviata a Canavesenews: “Mi fa piacere poter rispondere con questa lettera in maniera pacata ma decisa alle notizie che sono uscite sul conto della Rivarolese calcio 1906. Sicuramente il problema di affollamento di bambini che vogliono fare calcio a Rivarolo è ben noto da anni dove purtroppo le strutture a cui abbiamo accesso sono poche e alcune fatiscenti e sotto l’occhio di tutti (come i campetti a 5 in via merlo ).

Al momento delle iscrizioni non avendo ancora avuto modo di confrontarci con la nuova amministrazione comunale, non potevamo garantire l’accesso a tutti i ragazzi per mancanza di spazi e nell’attesa di avere la disponibilità da parte del comune per l’utilizzo del nuovo campo in erba a 11, abbiamo proposto come alternativa di portare con un nostro pulmino e di andare a riprendere i ragazzi di Rivarolo nel campo di San Giorgio Canavese.

La cosa però non è stata gradita da alcuni genitori, però vogliamo ribadire che noi non abbiamo mai mandato via nessuno ragazzo perché “fosse scarso” parola uscita solo sui mezzi stampa . Il vero problema è che per il bacino di ragazzi che vogliono fare calcio a Rivarolo le infrastrutture sono poche. Confidiamo che a breve il problema possa essere risolto in breve tempo”.