12/12/2024

Cronaca

Nole: allarme in paese per i sacchi killer di amianto abbandonati tra le abitazioni

Nole Canavese

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Nole: allarme in paese per i sacchi killer di amianto abbandonati tra le abitazioni

La scoperta di sacchi bianchi contenenti amianto, il pericoloso “minerale killer”, ha gettato nello sconcerto la comunità di Nole, al confine con il parco di Corona Verde. Accatastati in modo disordinato e in parte deteriorati, i sacchi rappresentano un grave rischio per la salute pubblica.

L’allarme è stato dato dai residenti, che hanno descritto la scena come “surreale”. La risposta delle autorità è stata immediata: i carabinieri della tenenza di Ciriè, insieme al personale dello Spresal dell’Asl T04, hanno sequestrato l’area, mentre sono state avviate le procedure per la rimozione e la messa in sicurezza. L’amministrazione comunale, informata dell’accaduto, sta seguendo da vicino gli sviluppi di questa vicenda che potrebbe avere conseguenze legali significative.

L’amianto è stato rinvenuto durante i lavori di posa della fibra ottica in via della Grangia, dove una ditta subappaltatrice incaricata degli scavi avrebbe trovato un grande quantitativo del materiale nocivo. Invece di rispettare le rigide normative di smaltimento, la società ha optato per una soluzione tanto illegale quanto pericolosa: trasportare e abbandonare tonnellate di amianto in un’area residenziale, senza alcuna precauzione.

Le indagini hanno rivelato che i sacchi non solo erano accatastati senza ordine, ma presentavano anche lacerazioni e segni di deterioramento, favorendo la dispersione delle pericolose fibre nell’ambiente. Inoltre, i cantieri non avrebbero rispettato le norme minime di sicurezza, come l’irrorazione d’acqua per abbattere le polveri di amianto. Si stima che siano state trasportate irregolarmente diverse tonnellate di amianto, con ulteriori 40mila chili di materiale ancora presenti nell’area degli scavi.

Un nodo centrale riguarda la gestione del subappalto. La legge limita al 30% il ricorso a ditte esterne per i lavori, ma in questo caso la subappaltatrice sembra aver avuto il controllo completo. Gli investigatori stanno verificando se la società madre abbia supervisionato correttamente l’operato della subappaltatrice o se vi siano stati gravi negligenze.

Le accuse in corso di formalizzazione includono l’illecita gestione di rifiuti pericolosi e il mancato rispetto delle norme di sicurezza nei cantieri. I residenti, intanto, chiedono risposte chiare e azioni rapide per garantire la loro sicurezza.

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