
Noasca: la Valle Orco in lutto per Katia Gualeni, stroncata da un aneurisma cerebrale a soli 36 anni

Morire a soli 36 anni è un evento luttuoso che assume proporzioni difficilmente immaginabili. L’aneurisma è scoppiato all’improvviso, inaspettato e fatale, stroncando la giovane vita di Katia Gualeni. Nel pomeriggio di ieri, lunedì12 aprile, si sono svolti a Noasca i funerali di questa giovane mamma e moglie, che da anni gestiva il bar in frazione Rosone di Locana, prestava volontariato della Fidas e faceva parte del consiglio direttivo della Pro loco di Locana.
La giovane donna, madre di un bimbo, Giovanni e moglie di Flavio, si era sentita male nella serata di sabato scorso mentre stava uscendo di casa con la famiglia. All’inizio sembrava un banale mal di testa che in breve, è diventato insopportabile. La donna è stata trasportata con la massima urgenza all’ospedale Molinette di Torino dove le è stata diagnosticata la presenza di un aneurisma al cervello che non le ha lasciato scampo e che, nel volgere, di poche ore ha spezzato una giovane vita. La professionalità dei medici e il loro disperato impegno non è servito a nulla.
Katia Gualeni era conosciuta da tutti in valle Orco non solo per il suo impegno sociale ma, soprattutto per il suo carattere solare, per la sua disponibilità e la sua generosità. Nessun aggettivo di circostanza come si usa fare in occasione di eventi luttuosi: questa era Katia. E questa è la Katia che gli amici ricordano e i parenti ricordano tra le lacrime. Prima del bar per alcuni anni aveva gestito la bocciofila di Locana: un’esperienza importante che l’aveva poi convinta ad aprire il suo apprezzato locale commerciale.
Intorno al marito, al figlioletto e alla famiglia, si è stretta con affetto e dolore, tutta la comunità valligiana e ieri in tanti, tantissimi, hanno voluto tributarle l’ultimo affettuoso saluto.