
Neonato morto a Settimo: i giudici del tribunale del Riesame negano gli arresti domiciliari alla madre

Valentina Ventura, 34 anni, la mamma settimese accusata di aver gettato dal balcone il bimbo partorito durante la notte deve restare in carcere: lo ha deciso il tribunale del Riesame al quale si era rivolto il legale della donna indagata che chiedeva di essere messa agli arresti domiciliari per poter stare con la figlia più grande.
I giudici togati hanno accolto la tesi esposta dalla procura di Ivrea, secondo la quale la donna (che sostiene di non ricordare nulla di quanto è successo dopo il parto), potrebbe reiterare il reato.
Valentina Ventura è accusata di aver commesso, nello scorso mese di maggio, un delitto orrendo: il piccolo che l’esame del Dna ha rivelato essere il frutto di una relazione extraconiugale, era stato buttato dal balcone al terzo piano dell’edificio in via Petrarca dove la donna abitava con il marito e la figlia: soccorso da un netturbino era spirato due ore dopo all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.
Medici e infermieri che avevano tentato di tutto per salvare la vita del neonato, senza però riuscirvi, lo avevano chiamato Giovanni.
Il piccolo riposa nel cimitero di Settimo Torinese: a farsi carico del funerale e dell’inumazione era stato il Comune. Le indagini della procura eporediese sono in corso e i magistrati in questa fase, preferiscono mantenere il stretto riserbo.