
Morirono in nome della libertà. Chivasso ha ricordato 5 partigiani trucidati dai nazisti

Silvio Brunetti di 19 anni, Filippo Gardetto di 19, Antonio Morello di 21, Ernesto Pagliero di 22 e Ariodante Morgando, 22 anni, che, ferito, morì il 30 luglio all’Ospedale di Chivasso: sono i cinque partigiani della VI Divisione Alpina G.L. trucidati dai nazi-fascisti il 27 luglio 1944 lungo la ferrovia Chivasso-Torino. Nella mattinata di venerdì 27 luglio quel drammatico evento è stato ricordato al Parco del Mauriziano di Chivasso. A promuovere la commemorazione è stata la sezione dell’Anpi “Boris Bradac” di Chivasso presieduta da Vinicio Milani, in collaborazione con l’amministrazione omunale.
L’obiettivo comune è quello di preservare la memoria di cinque giovani morti in nome della libertà. Quel tragico giorno i partigiani provenienti dalle valli alpine canavesane aveva organizzato un attacco di sorpresa alla caserma”Giordana” (che avrebbe ospitato al termine della guerra il Genio ferrovieri che ha gestito la tratta ferrovia Chivasso-Aosta), al presidio tedesco che si era insediato nell’edificio.
I partigiani, per raggiungere la caserma dovettero compiere un largo giro intorno al paese perchè il ponte che scavalcava il torrente Orco era stata in precedenza bombardato ed era pertanto inutilizzato. L’attacco fallì anche a causa di un colpo partito accidentalmente dal fucile di uno dei partigiani. Alla cerimonia di commemorazione hanno preso parte l’assessore Claudio Moretti in rappresentanza dell’amministrazione comunale, presente insieme i consiglieri comunali Claudia Buo e Giovanni Scinica, il presidente della sezione Anpi Vinicio Milani e una delegazione di crocerossine in alta uniforme.