
Montalenghe: il cuoco canavesano Francesco Bellocchio sfiora il titolo mondiale della pizza a Parma

Montalenghe: il cuoco canavesano Francesco Bellocchio sfiora il titolo mondiale della pizza a Parma
La pizza di Francesco Bellocchio, pizzaiolo 52enne di Montalenghe, si è classificata al secondo posto nel 32° Campionato Mondiale della Pizza, disputato a Parma dall’8 al 10 aprile. Bellocchio, titolare insieme alla moglie Teresa Tortora della pizzeria “Zero 11” di Settimo Torinese e socio de “La Livella” in corso Belgio a Torino, ha gareggiato nella categoria “Pizza a due” in coppia con lo chef Valerio Ricciardi, già noto per la vittoria in una puntata di 4 Ristoranti.
Alla competizione, che ha visto sfidarsi oltre 700 pizzaioli provenienti da 55 Paesi, il duo Bellocchio–Ricciardi ha partecipato con una creazione rustica a lunga lievitazione (72 ore di maturazione con pasta madre, cereali misti, orzo e fermenti lattici). La pizza, strutturata su una base focacciona, è stata completata con ingredienti di alta qualità: guanciale di maialino nero, erbe selvatiche, asparagi, tagliata di manzo irlandese, ricotta di mucca, pomodorini Pachino arrosto, funghi porcini, tartufo bianchetto d’Alba e mandorla salata di Valencia per un tocco croccante. Il punteggio finale di 1.156 punti si è fermato a un solo punto dal podio più alto (1.157 punti).
Già vincitore nel 2019 di un terzo posto mondiale nella stessa specialità, Bellocchio vanta inoltre il titolo di “miglior pizzaiolo d’Italia”. La sua carriera, iniziata in una pizzeria di Torino dopo un incontro casuale che lo portò a lavorare come aiuto pizzaiolo, ha visto una rapida ascesa fino al ruolo di primo pizzaiolo in pochi mesi. Nel tempo, ha affinato la propria arte attraverso studi specifici e sperimentazioni di impasto, diventando un punto di riferimento per gli appassionati.
I menu di “Zero 11” e de “La Livella” offrono ai clienti undici diverse tipologie di impasto, che spaziano dalla tradizione classica a varianti creative come la “lasagna di cinghiale” cotta in impasto al cacao o la pizza alle melanzane alla parmigiana cotta a legna. La scelta delle farine e il lungo processo di maturazione garantiscono elevate digeribilità e valorizzazione delle materie prime, confermando la filosofia di Bellocchio: conciliare la tradizione della pizza con l’eccellenza gastronomica.