14/06/2017

Economia

“Montagna per Tutti”: le Valli canavesane diventano più accessibili e incrementano l’economia

Agliè

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TourismConference: La Montagna per Tutti” è il titolo di un convegno che si è svolto nella giornata di martedì 13 giugno nella suggestiva cornice del castelli di Agliè. L’evento è stato organizzato dai Gal Valli del Canavese, dal Gal Valli di Lanzo Ceronda Casternone e il Gal Montagne Biellesi con il supporto scientifico-organizzativo della Consulta per le persone in difficoltà.

La mattinata si è aperta con i saluti istituzionali di Marco Succio, sindaco del Comune di Agliè, di Franco Ferraresi, direttore Sviluppo della Montagna e Cooperazione Transfontaliera della Regione Piemonte, Paola Casagrande direttore Promozione Cultura, Turismo e Sport della Regione Piemonte, Luca Bringhen, presidente Gal Valli del Canavese; Giuseppe Antonucci – Presidente Consulta per le Persone in Difficoltà.

Il presidente della Cpd Giuseppe Antonucci ha spiegato come “giornate come questa sono di primaria importanza per garantire a tutti il Diritto al Tempo libero, superando gli interventi assistenzialistici verso politiche di pari opportunità per tutti”.

Giovanni Ferrero, direttore della Consulta per le persone in difficoltà ha introdotto i tavoli di lavoro presentando il Turismo per Tutti quale “offerta di business e di qualità per oltrepassare la prospettiva che vede nelle offerte turistiche accessibili il solo aspetto etico senza intravedere opportunità di mercato e di crescita economica”.

La mattinata è stata moderata da Andrea Cerrato – Presidente Piemonte Incoming – Federazione Consorzi Operatori Turistici della Regione Piemonte.

Sono state presentate cinque realtà turistiche dei territori dei tre Gal che già hanno investito in questo settore per offrire esempi concreti e tangibili. Sono intervenuti gestori di strutture ricettive, di ristorazione e di servizi per evidenziare come ogni «anello» della filiera turistica sia fondamentale per creare un sistema turistico in un’ottica di accessibilità e fruibilità. Sono intervenuti: Guido Scavalda – Referente Associazione Cavalchiusella; Livio Barello – Titolare Rifugio Colle del Lys; Alberto Conte – Socio di Sloways; Guido Rocci – Titolare Les Montagnards e Marco Staffolani – Rifugio Escursionistico Andirivieni.

Nel corso della manifestazione Giorgio Magrini, Direttore Gal Valli del Canavese, ha presentato il Codice Etico del Turismo Accessibile in Montagna, documento elaborato dai tre Gal con il supporto scientifico della Consulta per le Persone in Difficoltà e dell’Istituto Italiano per il Turismo per Tutti. Il documento in dieci articoli affronta tutte le tematiche da tenere in considerazione per offrire un’esperienza turistica per Tutti: dall’accoglienza alla tutela del patrimonio e accessibilità, dalla gestione risorse finanziarie al coinvolgimento dei cittadini, dal diritto al turismo alla formazione e dalla comunicazione inclusiva alla promozione. “Con il Codice si è voluta sigillare una Cooperazione fattuale sulla base di una politica di principi condivisi per un reale Turismo Accessibile in Montagna è stato sottolineato- . Il documento definisce come l’accoglienza for all debba diventare il denominatore comune degli interventi, ribadendo a tutti gli amministratori locali l’impegno richiesto nel porre al centro la persona in un’ottica di inclusione sociale non discriminante”. E’ seguita la sottoscrizione con firma del Codice da trenta realtà pubbliche e private che ne hanno condiviso le linee guida e gli obiettivi in una strategia di rete che rispetta e promuove il Diritto al Viaggio per Tutti, considerando le esigenze specifiche dei diversi ospiti. Tutti i singoli partecipanti, anche non aderenti a un ente, hanno potuto condividere il Codice Etico firmando una sua gigantografica, quale simbolo di impegno e di rete.

Una sala gremita ha seguito con attenzione e partecipazione l’intera giornata, cogliendo il quadro completo delle opportunità che possono emergere investendo in questo campo. Erano presenti operatori turistici, rappresentanti politici e istituzionali, referenti di associazioni legate alla disabilità e cittadini interessati alla tematica. Tanti gli interventi e le suggestioni del pubblico. L’esperienza del light lunch al buio ha visto il sold out e ha offerto ai trenta commensali un’esperienza sensoriale insolita utile per vivere in prima persona la disabilità e conoscere e capire esigenze diverse dalle proprie.

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