
Monsignor Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, è cittadino onorario di Rivarolo Canavese
Se il corpo risente di qualche piccolo acciacco dovuti ai 96 anni di età, l’energia è ancora quella del giovane vescovo che scendeva in piazza a fianco degli operai per difendere diritti e dignità: dalla serata di domenica 29 settembre, il vescovo emerito di Ivrea monsignor Luigi Bettazzi è cittadino onorario di Rivarolo Canavese. A consegnare l’attestato nelle mani del prelato sono stati il sindaco della città Alberto Rostagno e l’ex procuratore capo Giancarlo Caselli, anch’egli cittadino onorario della città.
La cerimonia si è svolta in un’affollatissima sala consigliare del Comune a Palazzo Lomellini in via Ivrea. La folla accorsa per assistere all’evento era così numerosa che si è dovuto provvedere ad installare un maxischermo nel cortile del municipio. A condurre la serata è stato il consigliere comunale e giornalista Guido Novaria. Alla cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria hanno anche preso parte lo storico Riccardo Poletto, l’esponente della Cgil Alfredo Ghella, il presidente del Consiglio comunale Fernando Ricciardi ed esponenti dell’Azione Cattolica e di Pax Christi, organizzazione fondata da monsignor Luigi Bettazzi e Piergiorgio Debernardi, vescovo emerito di Pinerolo, originario di Feletto e amico intimo di Bettazzi.
In un breve e appassionato discorso monsignor Luigi Bettazzi ha ringraziato la diocesi per quanto gli ha dato nel corso della sua ultradecennale attività e ricordato, non senza una certa commozione, l’importanza, per la società e il mondo del lavoro, del Concilio Vaticano II, indetto da Papa Giovanni XXIII nel 1963.
“Il conferimento della cittadinanza onoraria a monsignor Luigi Bettazzi è il giusto riconoscimento per la sua dedizione e della sua capacità di stare accanto alla gente e di mettere gli ultimi davanti ai primi – commenta Alberto Rostagno, sindaco di Rivarolo Canavese -. Con la fondazione di Pax Christi monsignor Bettazzi ha portato nel mondo il nome e l’operosità di tutto il Canavese”.