
Migranti a Ivrea: respinta la mozione della minoranza. Controlli sulle coop per l’accoglienza

Lo scontro politico a Ivrea tra maggioranza di centrodestra e minoranza di centrosinistra si consuma sugli immigrati e sulle cooperative che gestiscono l’accoglienza dei migranti e dei richiedenti asilo. La coalizione politica che sostiene il sindaco Stefano Sertoli ha respinto la mozione pro migranti presentata dal capogruppo del Partito Democratico Maurizio Perinetti e sottoscritta anche da Francesco Comotto capogruppo della lista “Viviamo Ivrea” e da Roberto Ricci ex capogruppo di “Cambiamo Ivrea Sertoli Sindaco”. Nel documento, respinto dalla maggioranza di governo si proponeva all’amministrazione comunale una sorta di linea d’indirizzo sulla gestione dei migranti presenti sul territorio canavesano.
Una proposta che ai gruppi politici di maggioranza, Lega Nord in testa, non è piaciuta per niente: la gestione del fenomeno migratorio a Ivrea è un tema oltremodo delicato sul quale, anche in passato, si erano accese veementi discussioni. Il problema è che il protocollo d’intesa siglato nel passato tra la Prefettura di Torino e il Consorzio InRete è in scadenza e andrebbe rinnovato, a giudizio di chi ha sottoscritto la mozione respinta anche per proseguite l’esperienza del progetto Sprar che si prefiggeva di favorire l’inclusione dei richiedenti asilo e dei rifugiati. Adesso, sostiene la maggioranza, è il momento delle verifiche attente e rigorose: i due bilanci delle due cooperative che operano a Ivrea ormai da diversi anni saranno passati al setaccio.
L’intenzione, è stato spiegato, è quello di capire che si ci sono ancora le risorse per poter andare avanti in un progetto di accoglienza che comporta costi alla comunità. Un annuncio che ha già bollato la maggioranza di Stefano Sertoli come quella che intende chiudere le porte della città agli immigrati in spregio ad ogni elementare senso di umanità. Dai presupposti pare che la controversa vicenda sia appena alle battute iniziali.