
L’opinione di Giorgio Cortese: i meravigliosi generosi donatori di sangue

Donare il sangue è un atto di generosità nei confronti dell’altro e di noi stessi oltre che un atto di salvaguardia della salute. Ma chi sono i generosi? La parola generoso significa largo nel donare, magnanimo, nobile. Deriva dal latino generosus nobile per nascita, da genus razza, stirpe. Per lunghi secoli le più alte virtù umane sono state associate alla nobiltà del sangue. Così chi discendesse da una stirpe antica, si credeva, possedeva naturalmente doti di grandezza d’animo, spirito di sacrificio, altruismo e via dicendo, col senno di poi possiamo ben vedere che si trattava di una colossale sciocchezza.
Il significato di generoso che è oggi in uso è molto specifico, rispetto a quello generico della nobiltà: oggi il generoso è chi non si risparmia, chi è pronto a donare come i donatori di sangue, che sono nobili di cuore poiché generosi, e non generosi poiché nobili. Infatti la generosità riesce ai volontari donatori di sangue come una disposizione, un atteggiamento di vera grandezza d’animo che è proprio di chi si profonde nell’altruismo, di chi non conta ciò che dà. I donatori di sangue che conosco e che vengono a donare o che hanno donato negli anni passati sono l’essenza dell’ elevazione dell’ umanità meravigliosa. A Favria doniamo venerdì 11 novembre cortile interno dalle 8 alle 11,20.
Ricordo ai donatori che donare il sangue è un atto di generosità nei confronti dell’altro e di noi stessi oltre che un atto di salvaguardia della salute. Non manchiamo, doniamolo. Personalmente quando dono il sangue mi sento nell’animo una gioia infinita di poter fare del bene ad altri esseri umani un modo gratuito ed anonimo, un grande Dono di… vita. Perché non sono solo la vita che vivo, ma anche quella che dono.
Giorgio Cortese