
Medici e infermieri diventati immuni donano il plasma per salvare gl’infetti da Covid-19
In questi mesi i sanitari sono stati in prima linea a combattere il Covid 19 e molti di loro sono morti. Ma da loro tutti hanno avuto la speranza con il sorriso contagioso quando i malati hanno iniziato a guarire. Adesso molti di loro (come dottor Max Coha di Favria nella foto) dopo aver combattuto in prima linea come dottori, infermieri e operatori sanitari donano il plasma dopo aver scoperto di essere diventati immuni al virus.
Il plasma è la parte liquida del sangue, contiene acqua, proteine e altre molecole organiche, tra cui gli anticorpi. Il plasma “iperimmune” si può ottenere nel caso sia dimostrato, attraverso test sierologico, che la persona abbia sviluppato gli anticorpi contro la Sars-CoV-2, insomma è stata contagiata, anche inconsapevolmente, è guarito e si ha una prova certa.
Questo plasma è un bacino di speranza, infatti verrà sottoposto ad un processo di congelamento a -40 gradi, nelle officine trasfusionali, per bloccare il degradarsi del fattore immunità per utilizzarlo in un prossimo futuro come terapia d’emergenza per il Covid-19, durante una possibile recrudescenza dell’epidemia. Ritengo che forse sarebbe il meglio scrivere che chiunque è entrato in contatto con il virus e può donare può contattare i centri trasfusionali come quello di Ivrea per verificare se idoneo alla donazione.