
Mazzè: erano stati chiamati per il furto di una moto, ma i carabinieri scoprono una serra di marijuana
Aveva chiamato i carabinieri perchè gli era stata rubata la motocicletta (valore 7 mila euro) che aveva parcheggiato nel cortile di una cascina di sua proprietà a Mazzè, ma si era dimenticati di quelle nove piantine di marijuana e dei 229 grammmi di foglie già triturate e pronte per il confezionasmento e di 20 grammi di hashish. Una “dimenticanza” che gli è costata cara e che lo ha fatto finire in tribunale a Ivrea.
Al termine del processo un portalettere di 45 anni, residente a Caluso, è stato condannato dal giudice monocratico a una pena di otto mesi di reclusione. La droga era stata scoperta dai carabinieri nel corso di un sopralluogo effettuato in relazione alla denuncia presentata per il furto della motocicletta.
L’uomo è stato processato per direttissima. Tra l’altro gli uomini dell’Arma hanno trovato in un armadietto alcune lampade utilizzate per ricreare le condizioni climatiche nelle quali cresce la marijuana e un bilancino di precisione per il confezionamento delle dosi.
Tutto il materiale è stato sequestrato. La distrazione è costata cara al postino: era partito per denunciare un furto ed è stato arrestato con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio. A tradure l’imputato era stata il tipico odore emanato dalle piantine di marijuana. Il giudice ha anche condannato l’uomo a pagare mille euro di multa.