
Mancano magistrati e impiegati: il tribunale d’Ivrea è quello che sta peggio in tutta Italia

Quello di Ivrea è il tribunale in Italia che sta peggio di tutti: grazie alla cronica di personale amministrativo e di magistrati, la procura di Ivrea si posiziona al 139° posto tra le 139 procure presenti in Italia. Il procuratore capo Giuseppe Ferrando lo va dicendo da tempo e ha scelto il giorno dell’inaugurazione del nuovo tribunale per riaffermare una situazione che è al limite del collasso.
E pensare che quello di Ivrea e, per importanza, il secondo tribunale del Piemonte dopo quello di Torino. Alla cerimonia di inaugurazione ha partecipato anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando. La disparità è così evidente che i dati forniti dal procuratore capo sono più che sconfortanti: basti pensare che per quanto concerne la pianta organica, il tribunale di Siracusa nel rapporto tra magistrati e abitanti registra un + 31% mentre Ivrea conquista il palmares della situazione più sconfortante con una percentuale di -46%. In sostanza: in qualche modo i magistrati riescono a coprire le urgenze, ma per i reati minori come le truffe, i tempi di risposta salgono ad almeno quattro anni. Vicende che accadono soltanto in Italia. E in particolare in Piemonte.
Il Guardasigilli, presente alla cerimonia di inaugurazione, ha preso atto della drammatica situazione evidenziata dal procuratore capo Giuseppe Ferrando e si è detto favorevole a una distribuzione più equilibrata dell’organico in forza ai tribunali. Il ministro ha altresì confermato che è stata effettuata una mappatura dei carichi di lavoro e che entro fine anno, in accorso con Csm (l’organo di autogoverno dei magistrati) si giungerà a un accordo che dovrebbe avere ricadute positive anche su Ivrea.
I dati sono inequivocabili: la media nazionale evidenzia la presenza di un magistrato ogni 11 mila abitanti: in Italia molti uffici possono disporre, invece, di 1 magistrato su 4-5mila abitanti. A Ivrea, fanalino di coda d’Italia, il rapporto è di 1 su trentamila abitanti. E poi c’è in ballo il problema del personale amministrativo: anche in questo caso la carenza è più che evidente: rispetto alla pianta organica il tribunale dispone soltanto del 40% degli impiegati che occorrerebbero. Anche in questo caso il ministro Orlando ha confermato che è stata avviata la mobilità per oltre mille impiegati dalle province: 500 saranno già in servizio a gennaio 2016 mentre per gli altri la mobilità seguirà nei prossimi mesi. Le assicurazioni pronunciate dal ministro lasciano intravvedere qualche raggio di speranza anche per il tribunale eporediese. Il Guardasigilli ha anche confermato che il ministro, grazie allo stanziamento dei fondi comunitari ha a disposizione 162 milioni di euro. Soldi che serviranno all’istituzione degli sportelli di prossimità e per l’informatizzazione degli uffici penali di tutta la penisola.