
Maltempo, il Pd accusa: “Insufficiente lo stanziamento regionale. Servono risposte concrete per il dopo alluvione”

Maltempo, il Pd accusa: “Insufficiente lo stanziamento regionale. Servono risposte concrete per il dopo alluvione”
“Che cosa sta facendo la Giunta regionale per il dopo alluvione?” È la domanda che pongono Gianna Pentenero, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale del Piemonte, e il consigliere regionale Alberto Avetta, a seguito delle eccezionali precipitazioni che, tra il 15 e il 17 aprile 2025, hanno colpito duramente il territorio piemontese, in particolare le aree del Torinese, Biellese e Verbano.
“I dati parlano chiaro: oltre 500 mm di pioggia in meno di 72 ore, con danni ingenti a infrastrutture, versanti, imprese e attività agricole. Un evento che, per intensità e diffusione, ricorda da vicino l’alluvione dell’autunno 2020”, sottolineano i due esponenti Dem, denunciando una risposta istituzionale ancora inadeguata.
Alla luce della gravità della situazione, Pentenero e Avetta hanno depositato un’interrogazione urgente per sapere se e con quali modalità la Giunta intenda: valutare e quantificare con precisione i danni subiti; intervenire per il ripristino della viabilità e la messa in sicurezza del territorio; e attivare misure di sostegno concrete a favore di cittadini e imprese, come ad esempio finanziamenti agevolati garantiti da un fondo regionale.
“A oggi – aggiungono – è stato annunciato un primo stanziamento di 5 milioni di euro, somma che appare però del tutto insufficiente rispetto all’ampiezza delle necessità emerse. È quindi fondamentale conoscere al più presto le intenzioni della Regione e capire se saranno individuate ulteriori risorse, anche attraverso strumenti innovativi e tempestivi, in grado di sostenere chi è stato duramente colpito”.
I due consiglieri concludono sollecitando una risposta politica all’altezza della situazione: “Non si può aspettare. Servono interventi rapidi e mirati per evitare che, all’emergenza meteo, segua un’emergenza sociale ed economica ancora più grave”.