03/04/2016
Cronaca
“Mai più violenze nelle case di riposo”. L’assessore Saitta annuncia ferrei controlli
Canavese
/Mai più situazioni tragiche dove gli ospiti delle strutture socio-sanitarie siano costretti a subire abusi e violenze da parte del personale medico e infermieristico. L’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta, annuncia un griro di vite sui controlli per evitare che si verifichino ancora casi come quello che ha coinvolto, un mese fa, la casa di riposo di Borgo d’Ale.
Saitta ha reso noto che da tempo riceve molte segnalazioni dagli anziani e dai parenti in relazione alla mancanza di un adeguato trattamento in alcun strutture. Segnalazioni che l’assessore ha definito piuttosto allarmanti. E’ per questa ragione che, di concerto con il collega Augusto Ferrari, assessore regionale alle Politiche Sociali, si è deciso di effettuare stretti e capillari controlli, modificando nel contempo le regoli sui controlli di queste strutture che dovranno essere “ferrei e rigorosi. Abbiamo il dovere morale di difendere i pazienti più fragili e i loro famigliari – ha dichiarato Antonio Saitta – ce affrontano ingenti sacrifici per consentirne il ricovero in strutture dove dovrebbero essere assistite e protette”.
Tutte le strutture, ha promesso l’amministratore saranno passate al setaccio, in tutto il Piemonte, Canavese compreso. In tutta la regione sono presenti tredici Commissioni di vigilanza, una per ogni azienda sanitaria attiva sul territorio per la verifica sulle strutture sanitarie private e altrettante per i controlli sui presidi socio-assistenziali private. Il disegno di legge che presto sarà presentato all’approvazione del Consiglio regionale prevede una drastica riduzioni delle commissioni di vigilanza che passeranno a sei: tre per Torino e tre per il resto del territorio piemontese.
“Applicheremo modalità di controlli incrociati territorialmente e prevederemo componenti integrative a seconda della tipologia della struttura che sarà di volta in volta oggetto di vigilanza – conclude l’assessore Saitta -. Imparzialità e indipendenza saranno le nuove parole chiave degli organismi di vigilanza”. Per le drammatiche vicende accadute nela casa di riposo di Borgo d’Ale la magistratura ha indagati alcuni operatori sanitari residenti in Canavese.
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