
Lodo Asa: prorogato lo scioglimento delle Comunità Montane. Si prosegue nella trattativa?

Rinvio di tre mesi dello scioglimento delle ex Comunità Montane e prosecuzione della trattativa con il commissario straordinario dell’ex Consorzio Asa Stefano Ambrosini sul pagamento del debito pregresso dei comuni nei confronti della fallita società che si occupava della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti di 51 comuni dell’Alto e Medio Canavese.
L’incontro tra il vicepresidente della Regione Piemonte Aldo Reschigna e la delegazione di nove sindaci guidata da Alberto Rostagno, portavoce della zona Omogenea del Canavese Occidentale e i tre commissari che dovranno gestire entri il 31 ottobre la definitiva liquidazione delle ex tre comunità Montane è stato del tutto interlocutorio. L’assessore regionale al Bilancio ha illustrato agli amministratori, nel corso dell’incontro che ha avuto luogo nel pomeriggio di venerdì 8 luglio nella sala giunta del Palazzo Regionale in pizza Castello a Torino, quanto è emerso dal colloquio intercorso con il procuratore della Corte dei Conti di Torino.
In sintesi: i comuni dovranno contribuire a ripianare il “buco” finanziario accumulato negli anni. Il commissario straordinario ha ribadito al vicepresidente della Regione di essere ancora disposto a trattare sul lodo Asa. In gioco ci sarebbero circa 10 milioni di euro da versare nelle case della società in liquidazione. I sindaci sarebbero propensi a pagarne non più di quattro. Adesso si giocherà tutto su quella forbice di sei milioni di euro. Ma non tutti i sindaci sono concordi nel pagare e bon numero di essi preferirebbe percorrere la strada dell’impugnazione di quel lodo che intima il pagamento di quanto dovuto al Consorzio.
In ogni caso i commissari straordinari delle ex Comunitò Montane sono stati invitati da vicepresidente Reschigna a verificare nel corso dei tre mesi di proroga dello scioglimento delle ex Comunità Montane, quali sono i comuni che sono in gradi di far fronte al contributo finanziario che verrà richiesto e quali potranno fare ricorso ai mutui che la Cassa Depositi e Prestiti dello Stato potrà erogare. La strada della trattativa appare ancora costellata di difficoltà e di resistenze di non poco conto. “Mi auguro che, su quella che sarà la decisione finale sul Lodo Asa, ci sia l’unanimità di tutti i sindaci” ha commentato a margine dell’incontro il portavoce Alberto Rostagno. La sensazione che quella sul Lodo Asa sia una soia ancora tutta da scrivere.