
Lockdown in Piemonte, lo sfogo di Cirio: “Il Governo ha usato misure diverse. Chiedo chiarezza”

L’inserimento del Piemonte della lista delle “Zone Rosse” non è andato proprio giù al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che adesso pretende di avere chiarezza sui criteri utilizzati dal governo. Un dato di fatto è incontestabile: da questa notte per l’intero Piemonte scatterà il lockdown che dovrebbe contenere il contagio da Coronavirus.
Insieme al Piemonte sono state dichiarate “zone rosse” la vicina Valle d’Aosta, la Lombardia e la Calabria: le regioni, cioè, dove l’espansione dei contagi si è rivelata più alta. Uno sfogo che fin dalle prime ore del mattino di oggi, giovedì 5 novembre, il governatore ha postato sulla sua pagina social: “È mattina presto, ma vi confesso che questa notte non ho dormito. Ho passato le ore a rileggere i dati, regione per regione, a cercare di capire come e perché il Governo abbia deciso di usare misure così diverse per situazioni in fondo molto simili.
Perché si sia voluto assumere scelte così importanti sulla base di dati vecchi di almeno dieci giorni. Perché il netto miglioramento dell’Rt del Piemonte (sceso nell’ultima settimana grazie alle scelte di prudenza che la Regione aveva già saputo adottare) non sia stato preso in nessuna considerazione. Perché per regioni con situazioni gravi si sia usato un metro diverso.
Voglio che mi si spieghi la logica di queste scelte. Il rispetto delle istituzioni fa parte della mia cultura. Ed io rispetto lo Stato. Ma anche il Piemonte merita rispetto. Lo meritano i Piemontesi e le tante aziende che forse non riapriranno. Ed io per loro pretendo dal Governo chiarezza”.