
Pont: perde l’appiglio e rimane sospeso in parete. Escusionista salvato dai tecnici del Soccorso Alpino

L’uomo, un escursionista di 30 anni, residente a Torino, aveva deciso di cimentarsi sulla variante superiore della via ferrata di Pont Canavese, ma a un certo punto, per cause ancora in via di accertamento, ha perso l’appiglio restando appeso con l’imbragatura al di sopra un profondo strapiombo. E’ accaduto nel pomeriggio di oggi, giovedì 28 febbraio. E’ stato fortunato R.A. perchè è riuscito a lanciare l’allarme e a contattare i volontari del Soccorso Alpino.
In brevissimo tempo di gli uomini della stazione di Locana XII Delegazione Canavesana del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese hanno raggiunto lo sfortunato rocciatore, lo hanno recuperato e calato, con un complesso sistema di funi, alla base della parete rocciosa.
Illeso, seppure molto provato, l’escursionista. In via del tutto precauzionale i soccorritori hanno richiesto l’intervento dell’eliambulanza del 118 che ha trasportato l’uomo in ospedale. Una precauzione necessaria perchè rimanere sospeso in parete per un certo arco di tempo può provocare la “Harness Hamg Syndrome” che può anche rivelarsi mortale.