
Linea ferroviaria Ivrea-Torino, i pendolari sono esasperati: disagi quotidiani e ritardi fino a 50 minuti

Tutte le mattine feriali, per centinaia di pendolari, il viaggio verso il lavoro si trasforma in un percorso a ostacoli. La linea ferroviaria Ivrea–Chivasso–Torino, che dovrebbe rappresentare un’arteria strategica per la mobilità tra Canavese e capoluogo, è da tempo sinonimo di disservizi, ritardi prolungati e soppressioni improvvise. Una situazione che mina la fiducia nell’efficienza del trasporto pubblico locale e genera frustrazione crescente tra gli utenti abituali.
Secondo le segnalazioni dei viaggiatori, i ritardi oscillano quotidianamente tra i 30 e i 50 minuti. A questi si sommano passaggi a livello guasti, incroci non effettuati con altri treni e corse cancellate senza alcun preavviso o soluzione sostitutiva. Episodi che, soprattutto nelle ore di punta, paralizzano il servizio e mettono a rischio la puntualità di lavoratori e studenti.
Nonostante il quadro critico, dieci giorni fa l’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi, rispondendo a un’interrogazione del Partito Democratico, ha definito la situazione della linea “generalmente positiva”. Gabusi ha citato una puntualità media del 91% nei mesi di marzo, aprile e maggio, sostenendo che i ritardi riscontrati restano entro soglie accettabili. Una lettura che però non convince i pendolari, che denunciano una realtà ben diversa da quella rappresentata dai dati ufficiali.
Sulla vicenda è intervenuto il consigliere regionale del Pd Alberto Avetta, che ha annunciato un’interrogazione urgente in consiglio. Avetta contesta duramente le affermazioni dell’assessore, sottolineando come un servizio ferroviario inefficiente e poco affidabile costituisca un ostacolo concreto allo sviluppo economico dei territori interessati. Per il consigliere, il malfunzionamento della linea rappresenta un segnale preoccupante che richiede interventi strutturali, e non solo dichiarazioni rassicuranti.
Nel frattempo, a Torino si registrano alcune novità positive sul fronte del trasporto urbano: i tram delle linee 4 e 10 tornano a percorrere le tratte originali, con deviazioni temporanee lungo corso Unione Sovietica. Un segnale di ritorno alla normalità nel trasporto cittadino che stride con le difficoltà quotidiane vissute dai pendolari del Canavese.
Il divario tra percezione e narrazione istituzionale resta ampio. E mentre le statistiche sembrano raccontare una situazione sotto controllo, la quotidianità degli utenti continua a essere segnata da incertezza e disagi.