
Linea ferroviaria Ivrea-Torino: disservizi sempre più gravi. Avetta (Pd): “La Regione Piemonte è inerte”

La situazione sulla linea ferroviaria Ivrea-Torino continua a peggiorare, tra ritardi costanti, treni troppo corti e disagi ormai quotidiani per i pendolari. A denunciare la grave situazione è il consigliere regionale del Partito Democratico, Alberto Avetta, che ha presentato un’interrogazione urgente per sollecitare un intervento immediato da parte della Regione Piemonte.
I dati sono allarmanti: nel corso degli ultimi mesi, numerosi treni – in particolare il 2714 e il 2737 – sono arrivati in ritardo e spesso con un numero insufficiente di carrozze, costringendo i viaggiatori a viaggiare in condizioni insostenibili. Un problema aggravato dall’utilizzo dei treni bimodali a tre carrozze, acquistati dalla Valle d’Aosta ma impiegati anche sulla tratta piemontese, dove la carenza di posti a sedere è ormai cronica.
Nonostante il contratto di servizio preveda standard minimi e sanzioni per Trenitalia in caso di inadempienze, la Regione Piemonte non ha finora adottato misure concrete. L’assessore regionale Marco Gabusi si è limitato a dichiarazioni di monitoraggio, senza attivare penali o sollecitare un cambiamento deciso.
Anche a livello locale, la risposta appare timida: né il Comune di Ivrea né le associazioni di categoria hanno finora promosso iniziative per difendere i pendolari, che ogni giorno affrontano disagi crescenti.
Martedì 3 giugno l’assessore Gabusi sarà chiamato a rispondere in aula all’interrogazione di Avetta. Sarà l’occasione per fare chiarezza e per capire se la Regione intende finalmente prendere in mano la situazione.
Nel frattempo, i pendolari continuano a pagare il prezzo di un sistema ferroviario che fatica a garantire un servizio dignitoso. I cittadini attendono risposte, la Regione non può più restare a guardare.