
Linea ferroviaria Ivrea–Torino, Avetta (Pd) accusa la Giunta Cirio: “Medici e pendolari sempre in ritardo”

Il consigliere regionale Alberto Avetta (Pd) torna all’attacco sulla questione dei disservizi ferroviari lungo la linea Torino–Ivrea, accusando la Giunta regionale guidata da Alberto Cirio di non voler affrontare un problema che penalizza quotidianamente centinaia di pendolari, tra cui operatori sanitari e personale del Tribunale di Ivrea.
«Anche ieri mattina – denuncia Avetta – il treno 2714 era “corto”, con passeggeri costretti a viaggiare in piedi. È l’ennesimo episodio di un disagio quotidiano per chi utilizza questa tratta». Il consigliere dem spiega come la sua recente interrogazione alla Regione, volta a conoscere se fosse previsto un incontro con Trenitalia per affrontare l’emergenza, sia stata respinta in Aula perché considerata “non urgente”. «Bastava rispondere con un sì o con un no. Invece si è scelto di non discutere, confermando il disinteresse della Giunta verso il collegamento ferroviario con Ivrea».
I dati citati da Avetta parlano di un servizio ferroviario in evidente difficoltà: «Il 12 giugno, il treno 2717 in partenza da Torino Porta Nuova alle 7:25 è stato rallentato e poi soppresso a Rodallo. Nella stessa giornata, il 2716 da Ivrea delle 8:41 è stato cancellato e quello serale era nuovamente “corto” e stracolmo».
Disservizi, questi, che secondo il consigliere del Partito Democratico, vanno ben oltre il semplice disagio individuale. «Sono medici, infermieri, magistrati, dipendenti di aziende locali a subire le conseguenze di questo caos. È inaccettabile. Le ripercussioni si riflettono sull’intero sistema sanitario e produttivo del Canavese».
L’accusa di Avetta è netta: «Alla Regione non sembra interessare affrontare il tema. Con buona pace dei pazienti ricoverati in attesa di personale sanitario, di chi deve raggiungere il proprio posto di lavoro o di studio. E pensare che, solo a parole, l’attenzione per lo sviluppo del Canavese è sempre stata sbandierata. Ma i fatti dimostrano altro».
Il consigliere conclude con fermezza: «Per noi questa battaglia è prioritaria. Non arretreremo di un centimetro. La dignità dei pendolari e la qualità dei servizi pubblici meritano rispetto e risposte concrete».