
Levone, un uomo finisce in manette per aver perseguitato una ragazza

Quella ragazza per lui era diventata un’ossessione tanto acuta da costare il carcere. Marco Langellotti, il sessantenne ciriacese pluripregiudicato che cinque anni or sono tentò di dare fuoco a una ragazza della quale si era perdutamente innamorato, è tornato in prigione. I carabinieri della Compagnia di Venaria lo hanno arrestato perché deve ancora scontare undici mesi di carcere.
Cinque anni fa fu processato con l’accusa di tentato omicidio, violenza privata, stalking e minacce ma fu condannato solo per incendio doloso e fu condannato a cinque anni di carcere. Il suo arresto è stato giustificato dal fatto che Langellotti ha rifiutato sia gli arresti domiciliari che l’affidamento in prova. L’uomo era tornato in libertà soltanto da qualche mese e fu affidato ai servizi sociali per un’altra vicenda. Fu allora, cinque anni fa, che conobbe una ragazza di 31 anni, residente a Levone, che era in cerca di lavoro. La donna si rivolse a un amico che le promise di aiutarla e le presentò Marco Langellotti. L’incontro non ebbe l’esito sperato. Il ciriacese tentò approcci che la donna respinse. E qui iniziò la persecuzione. Messaggi telefonici a ripetizione, pedinamenti continui.
Poi, il 25 aprile del 2010 l’uomo si presentò a Levone dove la ragazza si era recata da un’amica e appiccò il fuoco all’abitazione dopo essere penetrato in cucina e aver versato una tanica di benzina di pavimento e mobili. Nell’incendio sia la donna di cui Langellotti si era innamorato che l’amica riportarono ustioni alle gambe. L’uomo riuscì a fuggire ma nel giro di una settimana di carabinieri di Rivara lo arrestarono a Lanzo.