
Leinì, vandalizzata la panchina rossa contro la violenza sulle donne: indignazione e richiesta di giustizia

Leinì, vandalizzata la panchina rossa contro la violenza sulle donne: indignazione e richiesta di giustizia
Un gesto vile ha colpito uno dei simboli più forti dell’impegno contro la violenza di genere: la panchina rossa del parco cittadino di Leinì. Nei giorni scorsi, ignoti vandali l’hanno danneggiata, rendendo in parte illeggibile la scritta che recitava: “L’amore non lascia lividi. L’amore non è un’offesa”. Parole importanti, ora deturpate da un atto tanto incivile quanto ingiustificabile.
La notizia si è diffusa rapidamente attraverso i social, grazie alla denuncia di una residente che ha condiviso le immagini del danneggiamento, accompagnate da un laconico ma eloquente commento: “Non ci sono parole”. In poche ore il post è diventato virale, generando sconcerto e rabbia tra i cittadini, che hanno espresso indignazione per l’accaduto e chiesto maggiori controlli sul territorio.
Tra i commenti, tanti invocano l’uso delle telecamere di sorveglianza per identificare i responsabili e assicurare loro le dovute conseguenze. Il danneggiamento della panchina, infatti, è visto come un affronto non solo al bene pubblico, ma anche al valore civile e simbolico che essa rappresenta: un invito alla riflessione e un segnale di vicinanza alle vittime di abusi.
Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore Alessandro Gilestro, che ha affidato a un post su Facebook la risposta dell’Amministrazione comunale: «Il gesto si commenta da sé. Procederemo nel più breve tempo possibile al ripristino di questa panchina, tutelando l’interesse del bene comune in tutti i modi possibili».
Il Comune, dunque, non intende lasciar correre e si prepara a restituire dignità a un simbolo che appartiene a tutta la comunità. Una comunità che, ancora una volta, ha dimostrato di non voler restare in silenzio davanti a gesti di inciviltà che tentano di cancellare messaggi di rispetto, amore e giustizia.