
Leinì: spara all’inquilino per l’affitto non pagato. E spunta la pista del ricatto a sfondo sessuale

Doveva dei soldi al padrone di casa: un migliaio di euro circa di pigione non pagata. Un debito che aveva originato una violenta lite al culmine della quale Michele Prima, agricoltore di 56 anni ha ferito gravemente con tre colpi di pistola l’inquilino, Feodor Budaianu di 27 anni. Uno dei proiettili calibro 22 ha colpito il giovane alla tempia destra e si trova in con dizioni di salute gravissime in ospedale Cto di Torino. Le indagini condotte dalla procura di Ivrea avrebbero rivelato un altro aspetto, che va ancora chiarito del tutto, di questa drammatica vicenda: quello del ricatto a sfondo sessuale.
L’episodio di cronaca aveva avuto luogo intorno alle 19,30 dello scorso mercoledì in un condominio di via Lombardore a Leinì. L’aggressore si trova in carcere con l’accusa di tentato omicidio. I carabinieri avrebbero trovato nello smartphone della compagna del giovane moldavo un messaggio inequivocabile: l’uomo si sarebbe dichiarato disposto a “dimenticare il debito” in cambio di un incontro sessuale con la donna. La cosa aveva fatto infuriare Budaianu che ha affrontato il padrone di casa. Un incontro terminato con la sparatoria.
L’aggressore ha finora smentito di aver in qualche modo effettuato il ricatto sessuale nei confronti della compagna del giovane moldavo. E mentre il ferito si trova in ospedale in condizioni gravissime, nella mattinata di venerdì 8 febbraio il Gip del tribunale di Ivrea ha convalidato il fermo e ha disposto la detenzione in carcere dell’agricoltore.
L’avvocato difensore di Michele Prima ha sostenuto che il suo assistito ha sì sparato con la pistola (regolarmente denunciata) ma all’esterno senza avere l’intenzione di colpire il giovane. Sta di fatto che quest’ultimo lotta tra la vita e la morte a causa di un proiettile che gli ha trapassato la tempia destra. Le indagini proseguono.