
Leinì: si presenta al colloquio di lavoro, ma rischia di essere violentata. Condannato professionista

Prima lo shopping. Poi il pranzo. E, infine, le avances sessuali. E pensare che la giovane, in cerca di lavoro, aveva risposto a un annuncio nel quale un professionista cercava un assistente avente come requisito principale “la massima serietà”. Ed è per questo che un uomo di 35 anni, residente a Leinì e di tatuatore di professione, è stato condannato, ieri mattina, dal giudice del Tribunale di Ivrea Elena Stoppini, a un anno e dieci mesi di reclusione per il reato di molestie.
I fatti: nel 2014, la ragazza in questione risponde all’annuncio si presenta presso uno studio nel quale si eseguono tatuaggi. L’uomo la riceve e, anziché sottoporla a un colloquio di lavoro come sarebbe stato lecito attendersi, invita la ragazza a fare acquisiti e poi la porta in un ristorante. Al rientro, quando la giovane ha fatto rientro nell’ufficio dell’imputato con la speranza di essere assunta, l’uomo l’avrebbe afferrata e palpeggiata.
Spaventata la giovane è riuscita a sottrarsi alle morbose attenzioni dell’uomo e si è immediatamente recata alla locale stazione dei carabinieri dove ha sporto denuncia. La pena è stata sospesa con la condizionale e il molestatore è stato anche condannato a versare un risarcimento di 15mila euro alla vittima della tentata violenza sessuale.