
Leinì, omicidio Bakal: arrestato a Torino un 62enne serbo, svolta dopo otto anni di indagini
Dopo otto anni di mistero, arriva una svolta decisiva nella scomparsa di Momcilo Bakal, l’imprenditore bosniaco residente a Leini scomparso nel luglio 2016 senza lasciare traccia. Nella mattinata del 22 luglio 2025, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino hanno arrestato un 62enne serbo, residente nel capoluogo piemontese, con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e occultamento di cadavere.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Ivrea, hanno ricostruito un quadro accusatorio solido grazie a nuove tecnologie investigative e a riscontri genetici emersi da incroci con la banca dati del DNA. I primi sospetti sull’indagato sono emersi nel 2023, portando gli investigatori a concentrarsi nuovamente sul suo ruolo nella vicenda.
Gli elementi raccolti hanno consentito di ricostruire gli ultimi spostamenti della vittima e del presunto omicida fino a un terreno situato in località Villaretto, non distante dall’abitazione e dal luogo di lavoro di Bakal. Lì, nel corso dell’estate 2024, è stato ritrovato il corpo dell’imprenditore, sepolto dopo un presunto avvelenamento. L’indagato avrebbe poi simulato un allontanamento volontario, facendo sparire anche l’auto della vittima.
Secondo gli inquirenti, il movente del delitto sarebbe da ricondurre a questioni economiche e a forti dissapori personali tra i due. Il 62enne, già noto alle forze dell’ordine, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Ivrea, su richiesta della Procura, e tradotto presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino.
Si ricorda che i provvedimenti sono stati emessi in fase di indagini preliminari e che per l’indagato vale, fino a sentenza definitiva, la presunzione di innocenza.