
Leinì: nel mirino della procura finiscono 51 “furbetti dei ticket restaurant”

Avrebbero utilizzato indebitamente e senza averne diritto i ticket restaurant. Nel mirino dei carabinieri è una cinquantina di dipendenti del comune di Leinì. Un ammanco quantificabile in circa 40 mila euro. Alcuni giorni fa il sindaco di Leinì Gabriella Leone si è presentata in compagnia del segretario comunale alla locale stazione dei carabinieri per presentare un esposto per presunto danno erariale, indirizzato alla procura della Repubblica e alla Corte dei Conti.
L’ammanco sarebbe stato scoperto grazie ad un accurato esame contabile. Questi, in sostanza, i fatti: parte dei dipendenti del Comune si faceva consegnare dall’ufficio economato i ticket restaurant da utilizzare nei bar e trattorie anche se il contratto non prevede il diritto a usufruire dei ticket. I carabinieri stanno passando al setaccio il periodo di tempo compreso tra i il 2010 e il 2016. La procura di Ivrea ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di accusa di truffa e peculato. Al momento, allo stato attuale delle indagini, non sarebbe scattato alcun provvedimento disciplinare per i “furbetti dei ticket”.
L’inchiesta è ancora all’inizio. Tra i presunti dipendenti infedeli le posizioni sono diverse: c’è chi ha usufruito di pochi ticket e chi ne avrebbe accumulato per oltre 3mila euro. L’inchiesta riguarda 51 dipendenti su 80. Non si escludono, nel prossimo futuro, importanti sviluppi.