Un uomo di 49 anni di Settimo Torinese, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati all’usura, è stato nuovamente arrestato dai carabinieri per estorsione. Questa volta, l’accusa riguarda un episodio avvenuto due anni fa, quando un operaio si era rivolto a lui per ottenere un prestito di seimila euro. Le condizioni del prestito erano tuttavia gravose: l’operaio avrebbe dovuto restituire nove mila euro in un anno e mezzo. Incapace di saldare il debito, l’operaio è stato soggetto a un calvario di insulti, minacce e persecuzioni, culminato in un incidente stradale provocato dall’usuraio.

La vittima, dopo aver chiesto aiuto ai carabinieri, è deceduta a causa di un’ischemia nel giugno del 2023, senza vedere il suo aguzzino dietro le sbarre.

Sei anni fa, lo stesso usuraio era stato incarcerato per aver prestato denaro a tassi esorbitanti, insieme a un complice, a persone in difficoltà finanziaria. Tra le sue vittime, un imprenditore di Leinì che, dopo aver ricevuto un prestito di dieci mila euro, si è tolto la vita nella sua azienda in fallimento. Prima del suo suicidio, l’imprenditore aveva denunciato il suo calvario ai carabinieri di Volpiano, identificando i suoi aguzzini, tra cui figurava il 49enne di Settimo.

Nonostante il periodo trascorso in carcere, sembra che l’uomo, dopo essere stato rilasciato, abbia ripreso le sue attività illecite.