
L’Associazione Amici del Gran Paradiso commemora la tragedia della Galisia

Stavano fuggendo verso la Francia in cerca di salvezza. E la salvezza era a portata di mano, appena dopo il colle della Galisia, nel Parco del Gran Paradiso.
Era il 29 agosto del 1944: 24 ex prigionieri di guerra inglesi, 4 ex prigionieri di guerra jugoslavi, 10 partigiani della VI divisione “Giustizia e Libertà” e 3 partigiani dell’VIII brigata “Vallorco” furono travolti a tremila metri di quota, da una valanga staccatasi dal fianco della montagna a un passo dalla libertà.
Morirono in 41. Fu la prima grande tragedia che si è verificata sulle Alpi nel corso del secondo conflitto mondiale. Erano le 11. In pochi istanti una coltre di neve alta alcuni metri soffocò ultimo anelito di libertà. L’Associazione “Amici del Gran Paradiso” organizza per sabato 29 agosto, con il sostegno del Parco del Gran Paradiso, una commemorazione all’insegna del rigore e del rispetto per le vittime di quel dramma che nessuno ha mai dimenticato.
Non sarà pronunciato nessun discorso: solo la lettura dei nomi dei partigiani e degli ex prigionieri di guerra che persero la vita, incisi nella targa apposta sulla cima del colle della Galisia.
La salita è consigliata agli escursionisti allenati ed esperti. Il ritrovo avrà luogo alle ore 7,30 alla diga del Serrù laddove inizia il sentiero che porta al rifugio Ballotta. La partenza è prevista per le 8: i partecipanti raggiungeranno il colle Galisia attraverso il sentiero del colle della Losa. Sul colle verrà affissa la targa della «Memoria delle Alpi», accanto a quelle che ricordano il funesto evento. Per informazioni chiamare il numero 335.736.94.24.