
Lanzo, scarcerato il fotoreporter Mauro Donato dopo tre settimane di carcere in Serbia

Dopo tre settimane trascorse nella cella del carcere serbo di Sremska Mitrovica, a ovest di Belgrado, il fotoreporter di Lanzo Mauro Donato è tornato ad essere un uomo libero e in queste ore sta facendo ritorno in Italia. I giudici hanno deciso, alle 15,30 di oggi, giovedì 5 aprile per la sua scarcerazione a sorpresa, proprio in un momento in cui la moglie Giulia e i legali del 41enne si stavano preparando a sostenere una dura battaglia.
Mauro Donato era stato fermato, lo scorso 16 marzo a Sid, un piccolo villaggio serbo dove si trovava con il collega giornalista Mauro Vignali, per documentare il passaggio dei profughi diretti in Europa, sulla rotta balcanica.
Il giornalista rischiava di essere condannato a una pena di 15 anni con l’accusa di aver aggredito a scopo di rapina alla quale era poi risultato del tutto estraneo. Perfino i tre profughi afgani vittime dell’aggressione (compiuta per privarli di trecento dinari, poco meno di tre euro) lo avevano scagionato. E neanche un confronto all’americana, nel corso del quale i tre uomini hanno affermato che il fotoreporter non era il loro aggressore, aveva contribuito a convincere i giudici che l’insegnante e giornalista canavesano doveva essere liberato.
Grazie ai continui appelli della famiglia e dell’avvocato Alessandra Ballerini, della Fnsi, dell’Associazione Stampa Subalpina e all’azione incessante del consolato italiano in Serbia e della Farnesina, l’incubo è finalmente finito.