
La campagna ambientale “Circle4Change” fa tappa a Chivasso: un albero per ogni compleanno
Anche Chivasso entra a far parte della lunga “circonferenza verde” di Circle4Change, l’ambiziosa campagna ambientale su due ruote ideata dall’artista paesaggista olandese Bruno Doedens. Il progetto, che attraversa nove Paesi europei su un percorso di 5.000 chilometri, promuove la messa a dimora di nuovi alberi nelle città toccate dal tour, associandoli simbolicamente alla data di nascita di chi decide di partecipare.
A Chivasso, l’iniziativa ha trovato un’adesione concreta nel sindaco Claudio Castello, che proprio in questi giorni ha festeggiato il suo 65° compleanno piantando un albero nel cortile delle Madri Costituenti. Un gesto simbolico, ma anche profondamente coerente con la visione ecologica che l’amministrazione sta portando avanti.
«Un albero che pedala attraverso l’Europa è un’iniziativa che condividiamo pienamente – ha dichiarato il sindaco Castello – perché si inserisce perfettamente nel solco delle nostre politiche ambientali e del valore che riconosciamo al nostro patrimonio arboreo. Dalla Corona Verde alla forestazione urbana, stiamo realizzando un cambiamento concreto: l’ambiente è una risorsa, non un limite».
Bruno Doedens è stato accolto ufficialmente a Palazzo Santa Chiara dal primo cittadino e dall’assessore all’Ambiente Fabrizio Debernardi. La tappa chivassese rappresenta una delle tante fermate simboliche della campagna, che mira a costruire, nel tempo, una grande opera d’arte paesaggistica europea diffusa, capace di unire, ispirare e sfidare le comunità verso un rapporto più armonico con la Terra.
Il tracciato circolare di Circle4Change attraversa nove Paesi: Olanda, Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Austria, Slovenia, Italia, Francia e Belgio. In ogni città, l’albero piantato diventa testimonianza di un impegno personale e collettivo per un futuro più verde, con l’auspicio che l’arte e l’ambiente possano dialogare e costruire insieme una nuova consapevolezza ecologica.
A Chivasso, l’eco della pedalata verde resta impressa nel terreno e nella memoria: un albero, un compleanno, un segno duraturo di appartenenza al cambiamento.