
Ivrea: un padre minaccia, dopo la separazione coniugale, giudici e avvocati e finisce nei guai
I giudici del tribunale di Ivrea gli avevano ridotto l’orario durante il quale poteva vedere il figlio dopo la separazione coniugale. Una sentenza che non gli è andata proprio giù, sulla quale deve aver rimuginato chissà quanto, fino a quando la depressione della quale soffriva, lo ha letteralmente stravolto. E’ allora che ha iniziato a scrivere e-mail minacciose all’indirizzo del procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando, al presidente del Tribunale di Ivrea Carlomaria Garbellotto e a tutti coloro che si sono occupati del suo caso: giudici, professionisti, periti, assistenti sociali e avvocati.
Su quelle minacce la procura della Repubblica di Milano, competente per giurisdizione, ha aperto un fascicolo per minacce e nei guai è finito un quarantenne che adesso sarà protagonista di un’altra vicenda giudiziaria piuttosto articolata. In ogni caso, a scopo precauzionale, in considerazione del fatto che l’uomo frequenta spesso le aule del tribunale eporediese anche se con giustificato motivo, la polizia ha intensificato i controlli per evitare che l’uomo possa mettere in atto le sue minacce.
Ad intercettare le e-mail sono stati gli agenti della polizia giudiziaria. Il padre “sconfortato” non neanche pensato di spedire le lettere elettroniche in modalità anonima. Per i tecnici informatici scoprire l’autore dei messaggi è stato affare di un momento.