
Ivrea, tragedia al quartiere Bellavista: 30enne trovato morto in un alloggio popolare. Si sospetta un’overdose

Un giovane di 30 anni è stato trovato privo di vita l’altra mattina in un alloggio popolare di via Papa Giovanni XXIII, nel quartiere Bellavista di Ivrea. Accanto al corpo, i carabinieri della Compagnia di Ivrea hanno rinvenuto tracce riconducibili a sostanze stupefacenti. L’ipotesi più accreditata, al momento, è quella di un’overdose, ma sarà l’autopsia, accompagnata dai test tossicologici, a fornire conferme definitive.
La vittima, residente a Ivrea e già nota alle forze dell’ordine, non presentava segni evidenti di violenza. Con lui, nell’alloggio, c’era un altro ragazzo che ha riferito agli inquirenti di essersi accorto della morte dell’amico soltanto al risveglio. I due non risultano essere residenti nell’appartamento, ma vi sarebbero entrati con regolari chiavi: secondo quanto ricostruito dai militari, avrebbero avuto accesso all’alloggio attraverso una catena di favori partita dall’assegnatario ufficiale, un uomo con precedenti per spaccio, attualmente irreperibile da tempo.
L’abitazione, secondo gli investigatori, sarebbe divenuta negli ultimi mesi un punto di ritrovo per persone in difficoltà, senza fissa dimora o con problemi di dipendenze. Un rifugio abusivo e precario, ormai al centro dell’attenzione delle autorità locali.
Secondo le prime indagini, nella giornata precedente alla tragedia, nell’appartamento si sarebbero trattenuti almeno tre giovani – tra cui una ragazza – consumando presumibilmente alcool e stupefacenti. Qualcosa, durante la notte, sarebbe andato storto. Il 30enne non si è più svegliato.
L’autorità giudiziaria ha disposto l’esame autoptico sul corpo del giovane e sono in corso accertamenti anche sulla posizione degli altri presenti e sull’uso irregolare dell’alloggio popolare.