
Ivrea-Torino, Alberto Avetta (Pd): “Treni strapieni e cancellati, ma per la Giunta Cirio non è urgente”

Ancora ritardi, ancora disagi. Anche lunedì mattina, 16 giugno, il treno 2714 della linea Ivrea-Torino era “corto”: vagoni insufficienti, passeggeri costretti a stare in piedi come ogni giorno. Un problema cronico, che peggiora. Eppure per la Giunta Cirio non è una priorità.
A denunciarlo è il consigliere regionale Alberto Avetta (Pd), che aveva presentato un’interrogazione per chiedere se fosse previsto un incontro tra la Regione e Trenitalia. Ma la richiesta è stata bocciata. Motivo? Non è considerata urgente.
«Invece di dare una risposta – spiega Avetta – hanno scelto la via più semplice: eliminare la discussione. Come se il disagio quotidiano di centinaia di pendolari fosse un dettaglio. Ma non lo è, e chi vive o lavora nel Canavese lo sa bene».
Non si tratta di episodi isolati. Il 12 giugno, il treno 2717 delle 7:25 da Torino è stato prima rallentato e poi soppresso a Rodallo di Caluso. Il treno 2716 delle 8:41 da Ivrea è stato cancellato. E il convoglio serale? Di nuovo corto e stracolmo.
“Parliamo di lavoratori che ogni giorno raggiungono Ivrea: medici, infermieri, magistrati, impiegati del tribunale e di aziende locali. Questa situazione mette a rischio l’intero sistema dei servizi e il tessuto produttivo del nostro territorio”, denuncia ancora Avetta.
L’appello è chiaro: «La Regione deve incontrare Trenitalia e pretendere soluzioni. Subito». Ma la risposta, finora, è stata il silenzio. E intanto i problemi restano sulle spalle dei cittadini.
«Noi non molliamo – conclude Avetta – perché la mobilità è una questione seria, non uno slogan da campagna elettorale. E il Canavese merita rispetto».