
Ivrea, studente picchiato dai coetanei nell’intervallo. La polizia indaga su un presunto atto di bullismo
Tutto è cominciato qualche mese fa con qualche spintone, poi con il furto di pochi euro al quale avrebbe fatto seguito un’aggressione durante l’intervallo. Una situazione che si è trasformata in incubo, tanto che la vittima dei presunti atti di bullismo, uno studente di soli sedici anni, si rifiuta di recarsi a scuola. E’ accaduto all’Istituto Tecnico professionale Ipsia di Ivrea. Il ragazzo sta vivendo momenti difficili, tormentato dalla violenza che ha dovuto, suo malgrado, subire. “Ho paura che mi ammazzino” avrebbe confessato ai preoccupatissimi genitori che, dopo aver raccolto la confessione del figlio, si sarebbero recati a parlare con il vicepreside dell’istituto e poi in commissariato a Ivrea a sporgere denuncia.
Sulla vicenda stanno indagando gli agenti di polizia che stanno lavorando per ricostruire i fatti e la scuola. Stando a una prima e provvisoria ricostruzione dell’episodio più grave, quello dell’aggressione avvenuta a scuola, pare il ragazzino sia stato colpito da alcuni compagni di scuola con un pugno al ventre e poi alla nuca. La vittima della presunta aggressione non sarebbe stato in grado, però, di riconoscere gli autori della violenza di gruppo. Intanto spunta un’ipotesi: che l’aggressione possa essere in qualche modo collegata al fatto che circa un mese fa, alcuni coetanei lo avevano derivato dei pochi euro che il ragazzo teneva in tasca.
L’accaduto sollevò un vespaio in classe: gli autori del furto furono individuati e tre studenti vennero sospesi dalla direzione didattica. Oltretutto, dopo quell’episodio la scuola ritenne opportuno organizzare alcuni incontri tra esperti e studenti sul fenomeno del bullismo adolescenziale. Un’iniziativa lodevole che, però, evidentemente non ha sortito gli effetti sperati.