
Ivrea, presunte violenze sui detenuti: la procura indaga sette agenti di polizia penitenziaria
Sette agenti della polizia penitenziaria sono stati indagati dalla procura presso il tribunale di Ivrea per presunti maltrattamenti nei confronti di alcuni detenuti. La vicenda si riferisce alla sommossa che aveva avuto luogo all’interno del carcere eporediese il 25 ottobre del 2016: la procura ha aperto un fascicolo per alcuni episodi che risalgono al 2015 mentre un altro fascicolo per lesioni personali è stato aperto in relazione alla rivolta in seguito alle denunce effettuati dai carcerati. Il fascicolo relativo ai fatti più recenti è ancora a carico di ignoti.
Per quella sommossa, invece, cinque detenuti sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e per lesioni. Le inchieste sono molto complesse e delicate e la procura si sta muovendo con la dovuta attenzione. La presunta e difficile situazione che regnava all’interno della casa circondariale eporediese, era stata segnalata già nel 2015 da Armando Michelizza, garante per il carcere di Ivrea che aveva evidenziato come le segnalazioni fossero decisamente frequenti.
Sulla vicenda i due sindacati che rappresentano e tutelano gli agenti di polizia penitenziaria, il Sappe e l’Osapp esprimono fiducia nell’operato della magistratura e la si dichiarano convinti che gli agenti non abbiano nulla da nascondere.