
Ivrea, maltrattava i figli perchè “troppo occidentali”. Sessantenne condannato a 18 mesi
“Erano troppo occidentali” e per correggere questa “insopportabile” tendenza, espressa soprattutto nell’abbigliamento e ha pensato di ricorrere a botte e vassazioni nei confronti della moglie dei figli: per questa ragione un uomo di 60 anni, di orgine marocchine, residente a Banchette è stato condannato a una pena di diciotto mesi di reclusione e al pagamento di una “provvisionale” di 15 mila euro da pagare ai familiari oggetto delle sue vessazioni.
A pronunciare la sentenza è stato, al temine dell’udienza che si è svolta nella mattinata di mercoledì 14 febbraio, il giudice monoscretico Elena Stoppini. Nel corso del dinbattimento i due figli dell’imputato, una maschio e una femmiuna, hanno raccontato di quanto il padre si fosse infuriato quando i due ragazzi si erano iscritti a Facebook. E non è tutto: l’uomo (difeso dall’avocato Gianluca Cravero) non voleva che i figli indossassero amgliette e jeans. E per affermare la sua autorità costringeva la moglie e i ragazzi a lavarsi senz’acqua calda anche nei mesi invernali, aveva severamente proibito l’uso dell’energia elettrica, della lavatrice e della caldaia.
Dulcis in fundo non mancavano anche gli episodi di violenza dei quali erano oggetto la consorte e i figli. Al termine di uno dei soliti episodi di violenza, l’uomo aveva sfogato la propria rabbia spaccando i piatti: in quell’occasione, era il mese di agosto del 20013, intervennero i carabinieri. La madre e due figli vennero condotti dagli assistenti sociali in una comunità protetta. Dopo essere riuscito a rintracciarla, iniziò di nuovo a perseguitare la famiglia. Per questa ragione dovrà affrontare un altro processo. La condanna a 18 mesi di reclusione è stata sospesa con la condizionale.