
Ivrea: picchiava la moglie perchè non voleva che vivesse all’occidentale. Condannato 28enne

Non aveva assolutamente accettato che la moglie vivesse all’occidentale o che più banalmente frequentasse delle amiche: ad ogni insistenza della donna 29enne erano minacce e violenze fisiche. Dopo la denuncia l’uomo, un marocchino di 28 anni ha dovuto affrontare un processo penale che si è concluso nella mattinata di oggi, giovedì 13 giugno, con una condanna a un anno e 10 mesi di reclusione e al versamento di un risarcimento alla moglie di 15mila euro per maltrattamenti in famiglia.
A pronunciare la sentenza è stato il giudice del tribunale di Ivrea Elena Stoppini. Botte, minacce e il divieto di integrarsi hanno avuto luogo nel periodo compreso tra il mese di novembre a quello di giugno 2018. La coppia, in quel periodo, viveva a Cuorgnè. Dopo aver oltrepassato il limite della sopportazione la donna, anch’essa di origine marocchina, si è rivolta, grazie all’aiuto di una connazionale e un’associazione che tutela le donne vittime di violenza domestica, ai carabinieri denunciando il marito.
La pubblica accusa aveva chiesto una condanna a due anni e 4 mesi di reclusione. Richiesta che il giudice ha rigettato. La donna e il figlio nato dal matrimonio con il marito, oggi vivono in una comunità protetta al di fuori del Canavese.