
Ivrea, pensionato Olivetti trovato morto in casa dopo quattro giorni. Ancora un dramma della solitudine
E’ morto accanto alla cyclette che usava per tenersi in forma e per quattro giorni nessuno si è accorto della sua scomparsa: a lancuare l’allarme è stata ieri, giovedì 27 luglio poco dopo le 4,00 l’assistente domiciliare del consorzio In.Rete di Ivrea quando ha suonato ripetutamente, senza ottenere risposta, il campanello dell’abitazione dell’uomo in via Richelmy.
Mario Di Stasio, 65 anni, non ha avuto forse il tempo di chiamare aiuto perchè ad ucciderlo potrebbe essere stato di buon mattino un malore fulminante. Il medico legale ha stabilito, al termine di un esame preliminare del cadavere che la morte dell’uomo risalga a quattro giorni fa. Il magistrato di turno ha disposto l’autopsia per consentire al medico legale di accertare le cause della morte dell’umo.
Mario Di Stasio non era sposato e viveva da solo in un alloggio di un elegante palazzo in un quartiere residenziale di Ivrea nel quale alloggiano altre venti famiglie. Sono stati i vigili del fuoco di Ivrea e Biella, con l’ausilio dell’autoscala ad entrare nell’alloggio dato che la porta d’ingresso era chiusa dall’interno. Quando il personale sanitario del 118 ha raggiunto il corpo dell’anziano, si è reso coto che per li non c’era più nulla da fare.
L’uomo, tecnico Olivetti in pensione, era timido di carattere e piuttosto riservato: aveva qualche amico e coltivava la passione per gli abiti eleganti e l’informatica. Un altro dramma della solitudine che si è consumato in un caldo mattino arroventato dal sole africano.