
Ivrea, paziente aggredisce il personale in ospedale. Ferito infermiere. Grave operatore socio-sanitario
Continua la serie infinita di aggressioni ai danni del personale sanitario degli ospedali attivi nel territorio dell’Asl To4: l’ultima in ordine di tempo si è verificata nella notte di ieri giovedì 18 maggio quando un uomo di origine tunisina residente a Monza, ha aggredito un infermiere e un operatore socio-sanitario. E’ accaduto a Ivrea. Il paziente, che soffre di problemi di natura psichiatrica, aveva manifestato intemperanze già al pronto soccorso quando si è scagliato contro i due operatori sanitari. Ad avere la peggio è stato l’operatore socio sanitario che ha riportato il distacco del muscolo del braccio.
L’uomo è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per riprendere la funzionalità del braccio offeso. I medici hanno emesso una prognosi di tre mesi. In preda ad un inusitato stato di alterazione mentale che ha terrorizzato i pazienti presenti i quel momento in pronto soccorso il tunisino ha tentato anche di aggredire gli agenti della polizia che erano stati chiamati dal personale ed è stato denunciato per lesioni personali e minacce.
Gli agenti lo hanno ricondotto a Monza per il successivo espatrio. L’atto di aggressione ripropone un tema di scottante attualità e che, nonostante le rassicurazioni della dirigenza dell’Asl To4 non è ancora stato risolto: quello della sicurezza negli ospedale per il personale sanitario e per i pazienti.
Il problema riguarda non soltanto il presidio ospedaliero di Ivrea ma anche quello di Cuorgnè, Ciriè e Chivasso. Entro il mese di giugno, presso l’ospedale di Ivrea dovrebbe essere istituito un servizio assicurato dai vigilantes che dovrebbe assicurare una maggiore sicurezza a pazienti, medici e infermieri. Si attendono adesso iniziativi similari per le altre strutture sanitare in attività nel territorio dell’azienda sanitaria.