
Ivrea: piccolo campione morì in un’arrampicata. Condannato l’accompagnatore
Aveva soltanto 12 anni Tito Traversa, il piccolo canavesano considerato una promessa dell’arrampicata quando è morto nel 2013 in Francia nel corso di un incidente: dopo quattro anni di indagini e udienze rinviate il giudice del tribunale di Torino ha condannato, al termine del processo penale, Nicola Galizia, 36 anni, l’accompagnatore del gruppo di adolescenti che aveva partecipato all’escursione di Orpierre.
A giudizio del giudice sarebbe il solo responsabile del mortale incidente e lo ha condannato a due anni di reclusione e a risarcire ben 21mila euro di spese processuali. Dopo le indagini seguite alla morte di Tito, precipitato nel vuoto durante un’ascensione in falesia, erano stati rinviati a giudizio, oltre a Nicola Galizia anche Luca Gianmarco, 50 anni, titolare della palestra frequentata dal ragazzino e Carlo Paglioli, 72 anni, titolare della ditta che produce articoli da montagna come i moschettoni usati in quella specifica occasione. I due imputati sono stati assolti.
L’eventuale risarcimento legato al decesso di Tito sarà valutato in sede civile.
Il giudice ha ritenuto opportuno non stabilire alcuna provvisionale. Il cammino intrapreso dai genitori di Tito Traversa per ottenere quella giustizia che in questi anni hanno tanto invocata, non è ancora terminato.