
Ivrea: l’uso del “cellulare” può provocare tumori. Sentenza senza precedenti della Corte d’Appello

Era stato colpito da un neurinoma al nervo acustico, un tumore che potrebbe essersi sviluppato a causa dell’uso prolungato del telefono cellulare. Il tribunale Ivrea in primo grado aveva dato ragione nel 2017 a un dipendente Telecom. I giudici avevano stabilito l’esistenza di un nesso di causalità tra il tumore benigno e invalidante alla testa e l’uso prolungato del telefono cellulare, soprattutto quando questo si verifica per ragioni di lavoro.
La Corte d’Appello di Torino ha confermato, ieri, martedì 14 gennaio la sentenza di primo grado, condannando l’Inail a pagare una rendita vitalizia da malattia professionale all’uomo. La sentenza è stata definita molti storica. E così è infatti. La decisione dei giudici di secondo grado farà senz’altro giurisprudenza in casi simili.
A far causa era stato Roberto Romeo. Da anni ormai, organizza incontri nelle scuole e negli uffici per sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema di scottante attualità.
Stando a recenti studi scientifici basta usare il dispositivo mobile per mezzora al giorno per alcuni anni per rischiare l’insorgenza di patologie al cervello.