
Ivrea: la procura ha nominato il consulente che stabilirà se la pistola di Gabriele ha sparato

La pistola semiautomatica che Gabriele Defilippi aveva consegnato all’ex complice e amante Roberto Obert affiché la nascondesse, com’era accaduto, nei boschi di Barbania, ha realmente fatto fuoco, come gl’inquirenti sospettano a Rivalba, comune della collina torinese nel 2011 e in frazione Vesignano a Rivarolo, pochi giorni dopo la barbara uccisione di Gloria Rosboch?
Nella mattinata di lunedì 19 settembre, il procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando ha affidato a un consulente di parte, l’incarico di verificare se l’arma ha sparato, e se in caso affermativo, se i proiettili sono compatibili con quelli che hanno ucciso il grafico Paolo Pilla e nel gennaio del 2016, l’ex panettiere Pierpaolo Pomatto di Feletto.
Un compito delicato che potrebbe aggiungere nuovi tasselli al complicato puzzle al centro del quale si trovano le figure ancora enigmatiche di Gabriele Defilippi e di Roberto Obert. Ci vorrà del tempo per effettuare gli esami irrepetibili su quella pistola, la stessa che Defilippi fece vedere in qualche3 occasione alla sua ex insegnante Gloria Rosboch. L’avvocato Pierfranco Bertolino, difensore di Gabriele Defilippi, preferisce assumere una posizione attendista: “Per me quella pistola non ha sparato – spiega -. In ogni caso attenderemo le risultanze della consulenza che la procura ha affidato ad un esperto per poter valutare la situazione. Al momento si è sul campo delle ipotesi”.
E’ soltanto quando l’esperto deporrà sul tavolo del procuratore capo la sua relazione, l’avvocato Bertolino potrà imbastire la linea difensiva. L’attenzione di tutti è appuntata sulle risultanze degli esami che saranno compiuti su quell’arma che potrebbero confermare scenari inediti sui quali inquirenti e investigatori stanno lavorando da tempo.