
Ivrea, giovane donna patteggia nove mesi per aver investito un anziano che morì in ospedale

La donna era accusata di omicidio colposo aggravato dall’eccesso di velocità. Alla sbarra in tribunale a Ivrea è comparsa una donna di Tavagnasco che, il 13 settembre 2014 aveva investito un anziano di 83 anni, Elio Pistono, residente a Lessolo che stava tranquillamente attraversando le strisce perdonali nel centro urbano di Quassolo. La donna, Monica Ferragatti di 23 anni, (difesa dall’avvocato Giuseppe Scianna) ha patteggiato la pena di nove mesi e dieci giorni. Il processo, presieduto dal Giudice per udienze preliminari Marianna Tiseo, si è svolto nella mattinata di lunedì scorso in tribunale a Ivrea.
La pena è stata sospesa perché l’imputata è incensurata. Questi in estrema sintesi i fatti: il pensionato aveva l’abitudine di recarsi al bocciodromo di Quassolo, come sono soliti fare tanti altri suoi coetanei. Mentre stava attraversando, intorno all 16,00, la strada sulle strisce pedonali era stato violentemente investito da un Lancia Ypsilon alla cui guida si trovava Monica Ferragati. La ragazza aveva frenato, ma senza riuscire ad evitare l’uomo. Seppure in preda a un comprensibile shock la giovane si era subito fermata e, insieme ad alcuni passanti, aveva chiamato i soccorsi, ma l’urto era stato così violento che le condizioni dell’anziano era subito apparse gravissime.
All’ospedale San Giovanni Bosco di Torino dove era trasportato dopo l’incidente stradale, i medici avevano riscontrato un grave trauma cranico. I sanitari avevano tentato di tutto per salvargli la vita, ma dopo dieci giorni di atroci sofferenze Elio Pistono è deceduto. Le indagini avevano appurato che Monica Ferragatti stava viaggiando al di sopra dei limiti di velocità che in quel tratto di strada sono stati fissati in 50 chilometri orari.