
Ivrea, i dipendenti del tribunale protestano: “La nostra professionalità non è riconosciuta”
Serpeggia il malcontento tra i dipendenti del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria di Ivrea che nella mattinata di ieri, giovedì 14 ottobre, si formati per un’ora per manifestare davanti al tribunale e alla procura di Ivrea. Il motivo? La paradossale situazione, come è stata definita, che si è verificata negli uffici giudiziari causata dall’impiego di personale proveniente da altre amministrazioni.
La questione è annosa. Da anni la carenza di personale amministrativo ha rallentato l’attività del tribunale e della procura. Per questa ragione, dopo numerose sollecitazioni il ministero competente ha provveduto ad inviare personale in aggiunta a quello esistente per distribuire al meglio i carichi di lavoro e accelerare l’attività degli uffici giudiziari, utilizzando lo strumento della mobilità. Ma c’è un problema. Il personale proveniente da altre amministrazioni pubbliche, chiariscono i dipendenti, è privo di titoli e competenze per il lavoro che devono svolgere. Qualche esempio: tra il personale aggiunto figurano ex dipendenti della Croce Rossa e dell’ex Provincia di Torino.
Le Rsu non hanno dubbi: questo tipo di collocazione mortifica il personale presente perché parte del nuovo personale è stato collocato in posizione apicale in “virtù di una mera comparazione dello stipendio. A nostro avviso – sottolineano le Rappresentanze Sindacali Unitarie – questo svilisce la funzione del personale della giustizia, non essendo previsti nemmeno dei corsi di formazione e ne ostacola l’avanzamento di carriera”.
L’appello di cancellieri e segretari è rivolto al Ministero della Giustizia affinchè si adoperi per riconoscere la professionalità di chi, negli anni, si è autoformato. All’assemblea che si è svolta alle 11,30 sono stati invitati anche magistrati e avvocati dato che la protesta interessa il buon funzionamento del complesso sistema giudiziario.